Gira Virtuale al Monte Nuvolone

Monte Nuvolone (m. 1.067)

Buongiorno, Siamo pronti? Ci siamo tutti? No? Chi manca? Covid19?

 Chi è? Chi lo conosce? Non si è iscritto al nostro Alpinismo Giovanile.

 Possiamo partire. Sì audace e faticosa salita ci aspetta.

Partiamo dal Parco del Monte S. Primo e ci incamminiamo verso il rifugio Martina, tralasciamo la più battuta via per il Monte S. Primo per deviare verso l’ultima vetta della catena, il “ Monte Nuvolone”. Una lunga traversata di tutta la dorsale per giungere alle sue pendici piena di sorprese ci attende.

Prima tappa, Alpe Ville, qui un’antica “Nevera”.

Chi o Cosa è? __________________________

A cosa serviva?  _________________________

Me lo sapete dire Voi?

Saliamo in cima al Monte Fop uno sguardo attorno e via, si scende alla Colmenetta e alla bocchetta di Lezze. Qui troviamo gli “alpeggi” ben tenuti, con i prati ben rasati e la legna accatastata. Probabilmente gli alpeggi avevano una funzione ben precisa, io non la ricordo. E voi? A cosa servivano?___________________________________

Ovviamente non ci fermiamo a lungo abbiamo ancora da camminare, dobbiamo risalire fino al Ceppo del Mucchio e poi fino al “Roccolo”. Roccolo? Che strana architettura cosa sarà mai? Forse serve ancora per ________________________.

A noi non piace, noi gli animali li rispettiamo.

Ci manca poco per raggiungere il Passo del Nuvolone. Siamo alle pendici del nostro monte. Il sentiero taglia tutto il versante a mezzacosta per raggiungere il punto di salita verso la cima. Lo percorriamo con attenzione, fino a raggiungere un piccolo tratto di roccia che dobbiamo scalare. Ai suoi piedi, in una minuscola grotta, una statuetta della Madonna. La Madonna dei “Fungiatt”. Chi saranno mai?

Una popolazione preistorica, o forse personaggi misteriosi dediti alla raccolta di ______________, gelosi e sospettosi che non vogliono farsi vedere per non svelare i posti segreti? ________________________________

Affrontiamo le “roccette”, siamo esperti di arrampicata, siamo dell’Alpinismo Giovanile noi. In pochi minuti siamo oltre l’ostacolo. Poche centinaia di metri e siamo in una conca con alcuni ricoveri. Qui ci aspetta, quando scenderemo dalla cima, la sorpresa delle sorprese (ovviamente, essendo una sorpresa non ve la posso dire). Ultimo ripido tratto in salita e siamo in cima. In cima? Non si direbbe. In effetti non è granché come cima. Una piccola targa comunque ci dice che siamo arrivati. Se la cima non è uno spettacolo, il panorama è invece bellissimo. Si vede giù in basso nella valle qualcosa di blu, ma certo, l’oceano atlantico! O forse mi sbaglio?

Cosa può essere quella strana forma con due rami blu? _______________________.

Come si chiama? __________________________

Quanto è lungo? ____________________________

Quanto è profondo? __________________________

Chi lo ha formato, il ghiacciaio o il fiume? ___________________________

Ma che fiume passava in quella sperduta valle? ___________________________

Quante domande.

Questo Alpinismo Giovanile comincia a seccarmi.

Basta non ci vado più.

 Disegno il lago di Como.