Gita Virtuale alla Cascata del CENGHEN

CLUB ALPINO ITALIANO

Sez. Cesare Colombo – Inverigo

Pronti?

Sono già le otto e mezza. FORZA.

Oggi una delle più belle gite del programma ag2020 (poca salita e tanto divertimento).

La cascata del CENGHEN (670 metri slm).
Da Abadia Lariana sul lago di Como ramo di Lecco, prendiamo, tanto per cominciare, il “Sentiero del Viandante” quel tragitto che da Lecco giunge a Colico e come dice il nome serviva ai viandanti per spostarsi lungo i paesi delle sponde (una volta si poteva viaggiare solo a piedi). Lo abbandoniamo dopo pochi minuti per imboccare il sentiero 4a che sale fino a Navegno, piccolo agglomerato di case e cascine a mezzacosta da dove si diparte il sentiero numero 5 con le indicazioni per la cascata.

Poco più di mezz’ora e troviamo il ponticello che scavalca il torrente Zerbo lo stesso torrente che più a monte origina la cascata. Un’altra trentina di minuti e sentiamo il fragore delle acque.
Due minuti e siamo ai piedi della cascata, uno spettacolo naturale indimenticabile, incastonata nella fenditura della roccia le acque del torrente fanno un salto di 50 metri.
Il minuscolo laghetto che forma ai suoi piedi è molto invitante e anche se non è ancora estate e l’acqua è fredda possiamo fare il bagno (uno dei vantaggi delle gite virtuali). Siamo arrivati, non ci resta che estrarre dallo zainetto il nostro pranzo: salatini e patatine per aperitivo, pasta al forno con ragù, bistecca impanata e patate arrosto, in questo cyber zaino ci sta tutto e non pesa niente (le patatine vere però sono meglio, quelle computerizzate non sanno di niente).  Dopo aver giocato possiamo prendere il sentiero del ritorno. Il sentiero “degli Ulivi” così chiamato per la presenza di molte piante di olive che venivano coltivate per la produzione di olio locale, scende passando prima da Calech e poi dal borgo di Lanzanico fino ad incrociare il Sentiero del Viandante poco più a monte di dove l’abbiamo lasciato. Ancora pochi passi, scusate, pochi “clic” e siamo nuovamente ad Abadia Lariana e poi al Cai, dove le patatine sono vere, come la voglia di tornare a camminare ancora insieme lungo i sentieri delle nostre montagne in amicizia e allegria.

Anche “RESTANDO A CASA” l’Alpinismo Giovanile non si ferma.

Alla prossima.